La sacralità della ricerca, ovvero la sete instancabile di sperimentare, reinventando e reinventandosi così come la creatività ci suggerisce nel suo stretto senso del termine.
I creativi non sono solo coloro che disegnano, dipingono e scolpiscono bene, ma lo è ognuno di noi, quando ha la fortuna di dedicarsi con tutto se stesso a ciò che ama fare: il cuoco nella sua cucina, il falegname nella sua bottega, il sarto nel suo negozio e poi la danza, il giardinaggio, la musica, la scrittura, anche l’elaborazione tecnologica, la creatività di alcune persone ci permette l’uso della rete e dei suoi dispositivi.
Quindi creatività sta per evoluzione.
Per questo anni fa ho iniziato a ricercare qualcosa di nuovo, che coniugasse bellezza e originalità,
sperimentando la pittura ad olio su iuta grezza, riciclandola dai sacchi del caffè, elaborando soggetti quali paesaggi, persone e natura, sostituendo il classico telaio con canne di bambù.
I solventi e i diluenti necessari alla realizzazione dei dipinti, non vengono buttati via ma filtrati e riutilizzati fino ad esaurimento.
Questa è arte eco-sostenibile: recupero dei supporti, impiego di pigmenti e olio puri e non una sola goccia di derivati petroliferi nel mare, in accordo con le esigenze ambientali.
Di primaria importanza, sostanza del lavoro, è però l’esprimere le emozioni che scorrono dentro di me attraverso la scelta dei soggetti e dei colori.
Resilienza e catarsi, uscire dalle avversità rinforzati, trasformati e purificati.
Amare ciò che si fa, per alcuni è anche sinonimo di amarne la condivisione.
Vivere un particolare stato di torpore mentre si crea e provare un profondo senso di appagamento dopo aver realizzato un disegno, un dipinto, una scultura o qualsivoglia elaborato è piacevole al punto di trarre nutrimento anche nel trasmetterlo ad altri. Lo stupore che traspare dal volto di chi viene guidato in un percorso artistico è fonte di gioia, la creatività diventa mezzo di introspezione ed espressione di sé e la condivisione di tutto questo crea un magico sodalizio fra i partecipanti.
L’atto creativo è il più spontaneo che esista, è linguaggio non verbale e codice universale.
Chiara Di Stasio propone corsi di disegno, pittura, scultura e workshop intensivi presso il proprio studio, "Atelier 1140"
La frequenza è a cadenza settimanale, in fascia pomeridiana per i ragazzi ed in fascia serale per gli adulti, la durata è di due ore e mezza per entrambi.
I workshop invece si svolgono nel week end e si dedicano a contenuti specifici quali, per esempio, pigmenti naturali (dalla produzione all'utilizzo), nudo dal vero, arte terapia.
L'Atelier è aperto da settembre a giugno.
Per informazioni contattare 3478035668 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.